Milano, 24 settembre 2017 - 07:57

Milano, Oldani sale in cattedra nella scuola per giovani chef

Lunedì a Cornaredo l’inaugurazione dell’istituto alberghiero. «Con i ragazzi farò un ristorante didattico»

Davide Oldani con la moglie (LaPresse) Davide Oldani con la moglie (LaPresse)
shadow

La scuola alberghiera di periferia con lo chef stellato, il Frisi di Quarto Oggiaro con Davide Oldani. Due anni fa l’incontro, domani il taglio del nastro di una nuova scuola associata all’istituto statale di Milano e aperta a Cornaredo, il paese di Oldani e del suo ristorante D’O. All’alberghiero «Olmo» il cuoco sarà mentore per gli studenti e terrà lezioni anche per gli insegnanti. «Di più», dice lui. «Sto dedicando molto tempo a questo progetto della scuola. L’idea è formare cuochi con una doppia preparazione anche sui mestieri artigianali, dal panettiere al macellaio. La formazione punterà sulla conoscenza dei prodotti italiani e sulla pratica in cucina, a partire dagli strumenti». La scuola sta per avviare un «ristorante didattico» che sarà aperto alla città ogni giovedì. E Oldani immagina che i suoi passaggi saranno frequenti nella cucina laboratorio dei ragazzi, a pochi passi da quella del D’O, «ristorante che a 14 anni dall’apertura è un’azienda con venti persone, ed è diventato anche una case history studiata all’università di Harvard», racconta lo chef di Cornaredo.

L’alberghiero con il «prof Oldani» parte con 4 classi, cento studenti in tutto, divisa grigia, abito e tailleur per le ragazze. «Un istituto professionale dove si respira l’aria di un college - dice il preside Luca Azzollini -. E abbiamo selezionato gli studenti più motivati, guardando alle pagelle, media del 7 per entrare. La collaborazione con Oldani poi farà la differenza. La sua squadra sarà nelle nostre aule e laboratori, gli studenti svolgeranno il tirocinio al D’O e anche i professori avranno una formazione di eccellenza». Domani sera l’inaugurazione, con un nuovo piatto che lo chef ha dedicato ai suoi studenti: «Sarà una “carta da mangiare”, a base di semi di lino, canapa e cotone. Mentre la ricetta simbolo della scuola vorrei che fosse il mio “Zafferano e riso” ideato per l’Expo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT