Il consumatore accende la luce sulla filiera

Pubblicata online la quarta parte dello studio del Gottlieb Duttweiler Institute per Fruit Logistica

Il consumatore accende la luce sulla filiera
Una crescente presa di coscienza della propria salute, il desiderio di una maggior trasparenza, e un velocissimo cambio di tendenze: queste le tre mega-evidenze della quarta e ultima parte del Trend Report elaborato dal Gottlieb Duttweiler Institute per Fruit Logistica 2017, che ne ha anche analizzato gli effetti sul commercio ortofrutticolo.

Il comportamento del consumatore: il cliente ha sempre ragione?
Le innovazioni derivano, da un lato, dal progresso tecnologico e, dall’altro lato dai bisogni dei clienti, in continua evoluzione. A questi, sostiene il report, gli operatori devono rispondere. Soprattutto nell’ambito della salute e della sostenibilità emergono nuove esigenze, che mettono le aziende a confronto con diverse sfide. I consumatori non vogliono soltanto nutrirsi in modo salubre, ma sapere anche da dove proviene il cibo e in quali condizioni si sono svolte produzione e trasformazione.

Massima trasparenza
I consumatori non vogliono più essere tenuti all'oscuro. Con la crescente attenzione per la propria salute insorge anche l'esigenza d'informazione e trasparenza: cosa sto mangiando esattamente? Quali ingredienti contiene? Dove e come si produce e trasforma il mio cibo? Le aziende di numerosi settori hanno già fatto proprie queste esigenze, che s'impegnano a soddisfare in diversi modi per fidelizzare il cliente.
La domanda di alimenti biologici o prodotti equo-solidali, ad esempio, continua a crescere e i consumatori sono anche disposti a pagarli di più. Nei prodotti ortofrutticoli, però, la differenza tra prodotti bio o fairtrade e quelli convenzionali non è percepibile a occhio nudo e nemmeno a livello gustativo. Pertanto, oltre alle certificazioni, occorre trasparenza nella catena del valore, per poter offrire ai consumatori la sicurezza richiesta e giustificare il maggior prezzo. Di questa trasparenza non godono soltanto i consumatori: se la produzione è davvero etica e sostenibile, anche produttori e ambiente ne escono vincitori.

Tra gli esempi citati dal report, Plan A, un'iniziativa di Marks e Spencer, volta a proteggere la Terra. L'obiettivo finale è diventare il dettagliante più sostenibile al mondo. Sulla mappa interattiva della supply chain si può vedere dove e da chi sono prodotti gli articoli.
Quante calorie contiene questo drink? Quale melone è più dolce? È già maturo il mio avocado? Lo scanner molecolare SCiO sa rispondere a queste e altre domande. Scansiona la composizione chimica di alimenti, bevande ed anche compresse e le trasmette subito allo smartphone.

Stile di vita sano senza tanti sforzi
I generi alimentari si presentano sempre più spesso in foggia farmaceutica. Nuove idee di business e piattaforme vogliono aiutarci in uno stile di vita salutare. Gli ingredienti sono articolati in modo trasparente in categorie e i servizi di consegna ci forniscono ogni giorno uno smoothie perfettamente in linea con le nostre esigenze.
Con la crescente richiesta di alimenti freschi e cibo sano, aumenta anche la domanda di frutta e verdura e in futuro si porrà sempre più attenzione alla loro composizione ed efficacia salutare.
Così acquistano importanza tools e tecnologie che ci sostengono nel conseguimento dei nostri traguardi personali. Lo stesso vale per offerte e operatori di servizi che propongono prodotti convenience idealmente porzionati.
Sulla piattaforma informatizzata Sage Project è reperibile un nuovo tipo di etichette per gli alimenti: ingredienti, valori nutrizionali e composizione dei prodotti, ma anche informazioni al  riguardo del  tempo di allenamento necessario per bruciare le calorie assunte.
Con i loro elisir Owen + Alchemy fanno un passo "oltre il bio": sul proprio sito dedicato ai  succhi segnalano che i prodotti esplicano anche effetti salutari e possono esser considerati una sorta di medicina.

L'epoca dei "memi" di Internet
Con il termine “meme” ci si riferisce a un'idea, un comportamento o uno stile replicabile e che si propaga da persona a persona. La diffusione avviene sotto forma scritta, verbale, tramite rituali, gestualità o altri fenomeni imitabili. La forma oggi più nota è il meme di Internet, che si propaga tramite la rete su foto o supporti audio-video con velocità fulminea, il che li rende però anche mutevoli e a volte anche molto effimeri.
Il marketing sfrutta i memi per raggiungere un effetto contagio e raggiungere con pochi mezzi una moltitudine di persone. Non a caso si parla di marketing virale.

Stessa cosa per l'euforia nei confronti dei superfood.  Scientificamente non è dimostrato che, ad esempio, il mirtillo o l'avocado presentino un maggiore potere nutrizionale di altri alimenti affini. Il termine però si è imposto nella nostra quotidianità ed è diventato famoso soprattutto  grazie a foodblogger e Instagram. Il trend è identificabile anche grazie alle vendite: dal 2000 la quantità di avocado venduta negli Stati Uniti si è quasi quadruplicata.

Il sito www.thugkitchen.com promuove uno stile di vita sano con ricette salubri. Poiché il tutto è condito da una buona dose di parolacce, i suggerimenti diventano subito molto popolari e vengono diffusi rapidamente.
Con "Inglorious fruits&vegetables" il dettagliante francese Intermarché ha lanciato una grande campagna contro lo spreco alimentare. Preparando zuppe e succhi di frutta con ortaggi "ingloriosi" ha convinto i clienti della bontà e alta qualità di simili alimenti. E, grazie alle foto divertenti, la campagna è diventata una hit virale.

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