Le pittule

Le pittule, ce suntu 
me sai dire? 
Nu picca de farina 
a mmenzu all’oiu. 
Ma lu Natale 
nu se po’ sentire 
se mancane le pittule, 
lu meiu! 

Le pittule la sira de Natale 
le frisce mammama 
e ieu me le mangiu.
Su bone e caute, 
nu me fannu male, 
pure se quarchetuna 
me bruscia intra allu piettu. 
Le pittule a Natale 
le trovi sulla banca 
de li signuri e de li pezzentusi 
e le mangianu li vecchi e li carusi. 
La voi na pittulicchia 
Bambineddhu? 
Addhu nu tengu, 
ieu suntu picciccheddu. 


Traduzione: 
LE PITTULE 
Le pittule, cosa sono 
mi sai dire? 
Un po’ di farina 
nell’olio. 
Ma il Natale 
non si può sentire 
se mancano le pittule, 
la cosa più buona! 
Le pittule la sera di Natale 
le frigge la mia mamma 
ed io me le mangio, 
sono buone e calde, 
non mi fanno male, 
anche se qualcuna 
mi brucia dentro al petto. 
Le pittule a Natale 
le trovi sulla tavola 
dei signori e dei pezzenti 
e le mangiano i vecchi e i giovani. 
La vuoi una pittulina 
Bambinello? 
Altro non ho, 
io sono piccolino.

A leggere questa poesia, mi tornano in mente vecchi ricordi, così ricordo i bellissimi momenti passati con la mia famiglia, in compagnia di tutti i parenti a casa della nonna paterna, ma quanti eravamo tra figli e nipoti!

Ora si sono perse tante tradizioni, le famiglie non si riuniscono più come prima, tutti sono presi dalla loro vita fatta di sacrifici e stress, nessuno ha più tempo per nessuno!

Si sono persi tanti valori, che peccato!

Eh si, perchè nel salento le pittule si fanno per Natale, proprio per tradizione, ma io le faccio ogni volta che ne ho voglia, non solo per nostalgia, ma anche per la loro bontà, pochi ingredienti, tanto gusto e semplici da fare.

Nb: nell’impasto si possono mettere olive nere, tonno, pomodori, cavolfiore, chi più ne ha più ne metta…


Ingredienti: 
500 gr di farina 00
400 gr di acqua, 
20 gr di sale,
mezzo lievito di birra.
Procedimento:
Mettere in una ciotola, la farina e il sale, sciogliere il lievito nell’acqua aggiungere un pò alla volta e mescolare bene, evitando di formare dei grumi. 
Finito d’impastare, lasciare lievitare per un paio d’ore.
Mettere sul fuoco abbondante olio di semi di girasole.
In un pentolino piccolo, mettere un pò di acqua e tenere sul fuoco a fiamma bassa.
Quando l’olio è bello caldo, prendere un cucchiaio, immergerlo nell’acqua, e delicatamente, prendere un cucchiaio d’impasto e farlo scivolare nell’olio, formando tante palline.
Bagnare sempre il cucchiaio per ogni pittula, quando sono belle dorate, metterle su della carta assorbente, mangiarle belle calde e…
Buon Appetito!!!
 
 
Pittule
 
Sono state provate da:
Giovanna Vicini
pit
 
 
 

4 Risposte a “Le pittule”

  1. Mi hai fatto venire la pelle d’oca rileggendo questa poesia di quando ero piccina..bellissime le nostre tradizioni salentine..le portosemprr nel cuore

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