Un carnevale unico e tipico, con oltre 200 machere originali transfrontaliere Friuli-Slovenia dal 12 febbraio con la grande sfilata nel borgo di Brischis. In occasione delle giornate del Carnevale tipico “Pust” i locali del comune di Pulfero cucineranno piatti tipici della tradizione locale, curiosa, peculiare e unica. I ristoranti sono l’albergo e ristorante “Al Vescovo”, nel capoluogo, l’albergo e ristorante “Alla Trota” in località Specognis, la trattoria “Scaccomatto” in località Cicigolis, la trattoria-osteria “Ai buoni amici” in località Tarcetta, e la “Gastaldia d’Antro” in località San Giovanni d’Antro. Tra le pietanze tradizionali, che vengono cucinate anche a livello domestico, c’è la “sasieka”; i suoi ingredienti sono il grasso dell’intestino di maiale mista a carne sempre suina unita a pomodori, uova, formaggio e sapori. Tra i dolci da assaggiare assolutamente gli “stucchi lessi”: un impasto di noci, uvette, mele e cannella che riprende la ricetta del dolce per eccellenza delle Valli del Natisone, la “gubana” (per i più golosi da mangiare con slivowitz, la grappa di prugne). Info sui locali nel sito www.invitoapranzo.it.
paola treppo: Arcaico e misterioso. Unico. Con un fascino senza tempo. Che non si è lasciato contaminare dalla modernità. È il Carnevale nelle Valli del Natisone , un paradiso intatto del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine, al confine con la Slovenia . Una ... piùArcaico e misterioso. Unico. Con un fascino senza tempo. Che non si è lasciato contaminare dalla modernità. È il Carnevale nelle Valli del Natisone , un paradiso intatto del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine, al confine con la Slovenia . Una terra dove le tradizioni si sono mantenute originali e vere , tramandate da padre in figlio, da madre in figlia.
È in questo angolo verde e ricco di storia, puntellato da paesini-presepe, che in febbraio si festeggiano alla vecchia maniera, nel comune di Pulfero, gli unici giorni dell’anno in cui “è lecito insanire”. Un evento, quello del “ Pust v Baneciji ” (in dialetto “Carnevale nelle Valli del Natisone”), che unisce la gioia e il divertimento proprio del mascherarsi e fare dispetti, alla riproposizione di usanze e riti antichissimi, peculiari .
Partecipare al “Pust” significa vivere in prima persona il folclore più vero delle Valli del Natisone , respirare la forza delle sue tradizioni, scoprire un mondo antico e incantato ma, al contempo, incredibilmente vitale e attuale , fatto di vecchi e di giovani, uniti in un rito di passaggio dai caratteri indecifrabili. E anche per questo estremamente attraenti.
Animato da figure animalesche e antropomorfe, da angeli e diavoli, galli e galline, fiori e campanacci, il “Pust” di Pulfero pullula di una moltitudine di presenze misteriose , ora benevole, ora malevoli. Simboleggiando l’eterno alternarsi del bene e del male , della cattiva e della buona stagione promessa dalla primavera in arrivo.
La festa è transfrontaliera , aspetto che la rende ancora più speciale: oltre a dieci gruppi del Friuli, infatti, partecipano sette associazioni e sodalizi provenienti dalla vicina Slovenia, anche questi rigorosamente tradizionali. Tra loro le maschere di Cerkno , le più belle dell’entroterra goriziano. Hanno volti in legno, intagliati e colorati. Sono vestite di muschio, con una fronda d’abete in mano. Vestono foglie d’edera e pellicce. Animose, ingaggiano battaglia e duelli con mazze da boscaiolo, forche da fieno e pale. Lottano ritualmente in una danza propiziatoria per ingrossare le rape.
“Queste maschere - spiega il sindaco di Pulfero, Piergiorgio Domenis - rappresentano, oggi come ieri, la memoria popolare e l’ingegno creativo delle nostre genti. Queste forme di espressione vanno considerate, a pieno titolo, parte dell’insieme delle tradizioni che contraddistinguono le peculiarità proprie della comunità locale . Raccontano, nel tempo contemporaneo, la storia e la cultura del territorio”. meno